Non conta il dove, ma il come
Finisce lo stato d'emergenza, non finisce lo smart working: qualche numero sullo stato del lavoro da remoto
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Da casa, in ufficio o metà e metà: come stai lavorando? Con la fine dello stato d’emergenza si torna a parlare molto di smart working. Di pregi e difetti del lavoro da remoto. Quel che è certo è che la pandemia ha cambiato definitivamente il nostro modo di lavorare. Dal punto di vista di produttività e flessibilità, del bilanciamento tra vita privata e professionale.
Se ti stai chiedendo cosa cambia dopo il 31 marzo, quest’articolo lo spiega in maniera precisa e dettagliata. Nel frattempo, in settimana mi sono spulciato il rapporto annuale sullo stato del lavoro a distanza di Owl Labs. Dati raccolti a settembre 2021 e che riguardano gli Stati Uniti, ma si sa che - spesso - quello che accade lì poi arriva anche qui. È solo questione di tempo.
I 10 highlights che mi sono segnato:
Tra i lavoratori tornati in ufficio, il 78% si sente più incluso mentre il 57% preferisce lavorare da casa a tempo pieno;
Il 20% dei lavoratori si è trasferito durante la pandemia, il 4% in modo permanente;
Per il 70% le riunioni virtuali sono meno stressanti;
L'83% dice di avere lo stesso livello di produttività (o superiore) lavorando da casa rispetto all'ufficio;
Il 55% sostiene di lavorare più ore da casa rispetto all'ufficio;
Il 76% sarebbe più felice continuando a lavorare da casa anche dopo la pandemia;
Il 38% si dice disposto a tagliarsi lo stipendio del 5% per continuare a lavorare da remoto almeno per una parte del tempo;
1 su 4 lascerebbe il lavoro se non potesse lavorare più da remoto;
Il 70% desidera un lavoro ibrido o da remoto anche dopo la fine della pandemia;
Il 22% delle aziende ha ridotto lo spazio per i propri uffici.
Se ti interessa, il report completo puoi scaricarlo qui.
💡 I link della settimana
💻 Lavorare - Che belli sono gli evergreen?! Sto parlando di quei contenuti che non invecchiano e sono sempre utili per portare fieno in cascina: visite al sito, condivisioni social, acquisti. Ecco quindi 5 consigli per inserire contenuti “freddi” all’interno della tua strategia di marketing.
💻 Lavorare #2 - Impariamo sempre da quelli bravi. In questa interessante intervista, attraverso l’esperienza di successo di WeRoad, scopri cosa serve a un brand per una buona strategia digitale.
📱 Social - Su LinkedIn arriva una nuova (e importante) funzione: Career Break. Una novità da non sottovalutare perché permette di contestualizzare meglio quei periodi di pausa dal lavoro (ad es. maternità, malattia o anno sabbatico) che spesso diventano oggetto di domanda durante i colloqui di assunzione. Non dovrai più nasconderlo come fosse una “macchia” sul tuo percorso professionale.
🛠️ Il tool - Reshot. Gli stock gratuiti fanno sempre comodo, eccone quindi un altro da aggiungere ai tuoi preferiti. Su questo sito trovi foto, icone e illustrazioni da scaricare per rendere più accattivanti i tuoi contenuti.
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📚 Leggere - Raccontarsi online. Dal freelance alle piccole e medie imprese: storytelling per il marketing digitale. Il titolo di questo libro di Fulvio Julita dice già molto. Consigliatissimo, perché è un testo che aiuta a capire l’importanza della narrazione per il tuo lavoro e dà dritte utili sia dal punto di vista dei testi che dell’organizzazione editoriale.
🎧 Ascoltare - Cartografie: Storie di persone che hanno disegnato il mondo. Da Everest che non voleva fosse dato il suo nome alla celebre montagna al creatore della mappa della metropolitana di Londra che non ha avuto il riconoscimento che meritava, fino al primo geografo della storia. Questo bel podcast racconta come sono nate le mappe più importanti e la personalità geniale di chi le ha create.
🧠 Cose (sempre) utili
In due anni ho consigliato diversi libri su marketing e comunicazione. Li ho raccolti in un file unico (in continuo aggiornamento). Se lo scarichi supporti anche il mio lavoro e te ne sarò grato:
Qui invece una serie di libri per chi vuole scrivere;
Se ti sei pers* le interviste che ho fatto (o vuoi rileggerle), ecco i link a quelle pubblicate finora:
🎙️ Ester Memeo e i podcast | ♻️ Nicolas Lozito e la comunicazione della crisi climatica | 📥 Nicole Zavagnin su newsletter ed email marketing | 💳 Valerio Bassan su futuro dei media e nuove economie del digitale | 📱 Valentina Tonutti e il lavoro del social media manager
Se vuoi recuperare tutte le altre puntate della newsletter, qui trovi l’archivio completo.
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